In programma nei giorni:
ven 21 set 2018 ore 21:00
sab 22 set 2018 ore 21:00
dom 23 set 2018 ore 16:30
dom 23 set 2018 ore 21:00
Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa
regia
Genndy Tartakovsky
cast
Selena Gomez, Adam Sandler, Andy Samberg, Genndy Tartakovsky, Steve Buscemi, Fran Drescher, Mel Brooks, Molly Shannon, David Spade, Kevin James, Keegan Michael Key
durata
97
nazione
USA
uscita
22 agosto 2018
genere
Animazione
distribuzione
Warner Bros Italia
produzione
Film d'essai:
--
giudizio CNVF
altre info su

Dopo oltre un secolo passato a distribuire chiavi e munire il suo albergo di ogni mostruoso comfort a disposizione, anche il vampiro più indaffarato della Transilvania ha bisogno di una piccola pausa estiva, invece di occuparsi sempre delle vacanze degli altri presso il suo magnifico hotel. Mento affilato, occhiaie profonde e tintarella di luna, il bisbetico Dracula (voce originale di Adam Sandler) si lascia convincere dalla figlia Mavis (voce originale di Selena Gomez) a imbarcarsi con tutta la famiglia su una gigantesca nave da crociera extra lusso. Ovviamente si unisce a loro anche il resto del gruppo: Frank e signora, il lupo mannaro Wayne con la disordinata cucciolata, il riservato uomo invisibile Griffin, la maliziosa mummia Murray e il mansueto, taciturno mostro di gelatina Blobby. Ma mentre tutti si divertono moltissimo e partecipano alle attività e alle attrazioni di bordo, invece che dai colossali buffet illimitati, dalle piscine cristalline e dalle insolite escursioni, la curiosità del cinico conte viene stuzzicata dalla misteriosa donna capitano della nave: la seducente Ericka, nient’altro che la discendente del famigerato cacciatore di vampiri Van Helsing. Il flirt estivo intorno al quale ruota Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa non solo metterà a rischio il delicato equilibrio famiglia-amore appena sbocciato, ma minaccerà dunque di distruggere l’intera razza dei mostri.

Drac non osa ammetterlo con nessuno, tantomeno con la luce dei suoi occhi, la figlia Mavis, ma sogna un nuovo incontro con una donna, dopo tanti secoli di vedovanza. Vedendolo stressato senza intuirne il vero motivo, Mavis lo coinvolge in una lussuosa vacanza di famiglia, rigorosamente tutta mostri (più Johnny), su un’immensa nave da crociera. Il cinico Drac non salta di gioia: non c’è nulla che il suo hotel sulla terraferma abbia da invidiare a quel presuntuoso transatlantico. O forse sì. Perché il capitano della nave, l’umana Ericka, lo ha colpito al cuore. Possibile che Drac abbia fatto “zing”? Prende le mosse da una riscrittura della tesi originale – l’idea che lo zing capiti una volta nella vita – questo terzo capitolo, spumeggiante come la schiuma del mare in cui è immerso. Questa volta Drac è protagonista assoluto, ma Mavis non è mai troppo lontana, soltanto un passo indietro, perché la cifra della serie è proprio nel loro legame, esagerato e motore di guai, ma sempre al fine o per causa di (troppo) bene. Tutt’intorno, una comunità di mostri sempre in crescita (come i cuccioli della coppia di lupi mannari) in quantità e varietà, che, lungi dall’essere contorno o contesto, sono in realtà gli arti, le code, le antenne e i tentacoli della creatura Hotel Transylvania: lo spazio in cui Tartakovsky dà sfogo al suo talento più puro di illustratore folle. Ci vorrebbero dei fermo immagine ad ogni inquadratura per apprezzarne la composizione e l’inventiva, i colori, le espressioni; perché, come un abile DJ, Tartakovsky mixa gli ingredienti per estrarne un paesaggio visivo originale e ormai riconoscibilissimo.Scandita da tre tappe – il vulcano subacqueo, l’isola deserta e la città perduta di Atlantide -, e anticipata da un volo aereo affidato ad una compagnia di Gremlins che vale da solo il prezzo dell’ingresso in sala, la crociera sulla “love boat” su cui viaggiano Drac e famiglia è davvero un viaggio sulla nave dell’amore, per tutte le creature, e un inno ai loro incroci, che fanno il mondo più ricco e mirabolante. L’unico essere realmente disgustoso, il vero mostro del film, è il bisnonno di Ericka: umano non più umano, conservatosi a forza (la forza dell’odio) dentro un polmone di rame in stile steampunk. Lui sì che mette i brividi. Il resto del film sprigiona soltanto “good vibrations” e nel finale spara i fuochi d’artificio.

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 18 settembre 2018 .