In programma nei giorni:
gio 26 apr 2018 ore 21:00
Chiamami col tuo nome
regia
Luca Guadagnino
cast
Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel, Victoire Du Boi
durata
132
nazione
Italia, Francia, USA, Brasile
uscita
25 gennaio 2018
genere
Drammatico
distribuzione
Warner Bros Italia
produzione
Film d'essai:
--
altre info su

Chiamami col tuo nome, il nuovo film di Luca Guadagnino basato sul famoso romanzo di André Aciman, è una struggente storia d’amore e amicizia, sullo sfondo della bassa padana durante la calda estate del 1983. Nonostante la sua giovane età, il diciassettenne americano Elio Perlman (Timothée Chalamet), si dimostra un musicista colto e sensibile, più maturo e preparato dei suoi coetanei. Passando, infatti, il suo tempo a trascrivere e suonare musica classica, leggere, e flirtare con la sua amica Marzia (Esther Garrel). Figlio di un eminente professore universitario (Michael Stuhlbarg) specializzato nella cultura greco-romana che ogni anno ospita uno studente straniero impegnato nella stesura della tesi di post dottorato, Elio attende nella villa XVII secolo di famiglia l’arrivo di un nuovo allievo di suo padre. A risalire il vialetto per trascorrere le vacanze estive nella tenuta Perlman è il giovane Oliver (Armie Hammer) un ventiquattrenne statunitense bello e affascinante. I suoi modi disinvolti colpiscono immediatamente l’adolescente impacciato, che comincia ad affacciarsi all’amore. Gli incontri tra i due giovani sono permeati da un’intensità unica e palpabile: tra lunghe passeggiate, nuotate e discussioni, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite, nasce tra loro un desiderio travolgente e irrefrenabile.

Estate 1983, tra le province di Brescia e Bergamo, Elio Perlman, un diciassettene italoamericanodi origine ebraica, vive con i genitori nella loro villa del XVII secolo. Un giorno li raggiunge Oliver, uno studente ventiquattrenne che sta lavorando al dottorato con ilpadre di Elio, docente universitario. Elio viene immediatamente attratto da questa presenza che si trasformerà in un rapporto che cambierà profondamente la vita del ragazzo.Luca Guadagnino, con la collaborazione di Walter Fasano e di James Ivory, si è ispirato al romanzo omonimo di André Aciman per chiudere l’ideale trilogia sul desiderio iniziata con Io sono l’amore e proseguita con A Bigger Splash.Quasi avesse voluto rispettare una circolarità estetico-narrativa riallacciandosi al primo film, evita qui le cadute grottesche che avevano di fatto indebolito l’ultima parte del secondo (benché anche in questo caso non ci risparmi il ritrattino di una coppia italiana sproloquiante sul pentapartito craxiano). Perché lo sfondo è l’Italia in cui Gelli evadeva e Bettino dominava ma solo di sfondo si tratta. La collocazione temporale costituisce di fatto soprattutto un indice di rispetto nei confronti dell’autore letterario che ha offerto la materia prima per un rinnovato percorso nello spazio e nei suoni attraverso i corpi. Perché Guadagnino ha raggiunto l’eccellenza nell’ambito del cinema italiano e internazionale nel far ‘agire’ gli spazi. Non solo la villa settecentesca in cui i Perlman vivono ma ogni singolo edificio, ogni portone, si potrebbe dire ogni muro dei luoghi che vengono attraversati dalla vicenda acquisisce una sua ragion d’essere divenendone parte integrante. Perché é di una bellezza classica che qui si parla fin dai titoli di testa e con il ritrovamento della statua nel lago, una bellezza che non resta ancorata nella polvere della storia o dell’archeologia ma si traduce, per l’adolescente Elio, in un corpo, in una persona.

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 16 aprile 2018 .