In programma nei giorni:
gio 10 dic 2015 ore 21:00
Qualcosa di buono
regia
George C. Wolfe
cast
Hilary Swank, Emmy Rossum, Josh Duhamel, Stephanie Beatriz, Jason Ritter, Julian McMahon, Ali Larter, Andrea Savage, Gerald Downey, Mike Doyle, Loretta Devine, Ernie Hudson, Erin Chenoweth, Gareth Williams, Marcia Gay Harden, Frances Fisher
durata
104
nazione
USA
uscita
27 agosto 2015
genere
Drammatico
distribuzione
Koch Media
produzione
Film d'essai:
--
giudizio CNVF
altre info su

Kate (Hilary Swank) è una pianista di musica classica di successo, sposata e dai modi garbati, a cui è stata diagnostica la SLA (più nota con il nome di malattia di Lou Gehrig). Bec (Emmy Rossum) è un’estroversa studentessa universitaria e aspirante cantante rock che riesce a malapena a destreggiarsi in una vita estremamente caotica e confusionaria sia sul piano delle relazioni romantiche che in altri ambiti. Eppure quando Bec decide di accettare la disperata proposta di lavoro come assistente di Kate, proprio quando il matrimonio di Kate con Evan (Josh Duhamel) comincia a entrare in crisi, le due donne si affidano a ciò che diventerà un legame non convenzionale, a volte conflittuale e ferocemente onesto. Senza una meta chiara nella vita, Bec è decisa a diventare l’ombra di Kate accompagnandola e traducendo per lei le situazioni più sconcertanti e goffamente comiche.

Quando Kate comincia ad avvertire i primi segnali che il suo corpo non obbedisce più a lei ma ad una malattia progressiva e invalidante, la vita che ha condotto fino a quel momento si sgretola con crudele rapidità. Non può più suonare il piano né cucinare, non se ne fa più nulla o quasi dell’immensa casa modernista su due piani, e presto nemmeno di un marito, Evan, che per paura di romperla ha pensato bene di smettere di avvicinarla intimamente. Ferita nell’anima, ancor prima che nel fisico, Kate insiste per assumere come badante la giovane Bec, universitaria caotica e inesperta, dotata però della carica vitale di cui lei ha disperatamente bisogno. Interprete e produttrice, Hilary Swank torna a misurarsi con un ruolo estremo come fu quello di Million Dollar Baby, ma è bene mettere subito in chiaro che qui non c’è Clint Eastwood dietro l’obiettivo e la cosa fa una notevole differenza.È un ruolo da gestire con strumenti attoriali di finissima precisione, pena il fallimento di un’intera carriera, ma anche una parte di quelle che funzionano da magneti per i premi dorati. Eppure la miglior qualità di questo ruolo, che la Swank potrebbe aver bene intravisto e grazie alla quale in fondo non si ripete troppo, è che, a suo modo, è di spalla. Se, infatti, drammaturgicamente parlando, la “perduta” Bec ha bisogno di lei per nutrire l’arco di cambiamento del suo personaggio e combinare finalmente “qualcosa di buono” nella vita, man mano che Kate perde in parola e movimento, la protagonista diviene sempre più Bec stessa: dapprima sua allieva, poi sua voce e suo motore, infine sua amica e sua interprete tout court, in un riuscito e drammatico scambio di “persona” (per scomodare un titolo che più alieno non si potrebbe, ma a suo modo attiguo nella dinamica del racconto).A far dunque, alla fine dei conti, “qualcosa di buono” è proprio la Swank, la quale offre uno splendido servizio ad Emmy Rossum. Tutto ciò che nel film ruota attorno alla Rossum funziona mille volte meglio di ciò che ruota attorno alla povera Kate (marito vigliacco, amiche incapaci di seguirla nella sua nuova identità, genitori egoisti per amore), così che l’attrice cantante si ritrova in mano una piccola grande occasione cinematografica, e va detto che sa sfruttarla al meglio (specie una volta smesso il personaggio di carta della ritardataria tabagista), per quanto all’interno di un contesto filmico senza pretese, tantomeno di originalità.

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 30 ottobre 2015 .