In programma nei giorni:
gio 6 feb 2020 ore 21:00
The Farewell – Una bugia buona
regia
Lulu Wang
cast
Zhao Shuzhen, Awkwafina, X Mayo, Hong Lu, Kong Lin, Tzi Ma, Diana Lin, Gil Perez-Abraham, Ines Laimins, Jim Liu, Aoi Mizuhara
durata
98
nazione
USA, Cina
uscita
24 dicembre 2019
genere
Commedia
distribuzione
Bim Distribuzione
produzione
Big Beach Films, Depth of Field, Kindred Spirit
Film d'essai:
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altre info su

The Farewell – Una bugia buona, film diretto da Lulu Wang, è la storia di Billi (Awkwafina), giovane donna nativa di Changchun, in Cina, ma cresciuta a New York City dopo che suoi genitori si sono trasferiti negli States. Il suo desiderio è di trovare un posto nel mondo e di affermarsi come scrittrice, ma questo sogno si rivela davvero difficile da realizzare. In Cina vive la nonna paterna, Nai-Nai (Shuzhen Zhao), che la nipote visita di rado e sente principalmente per telefono. Nonostante la distanza, però, Billi e Nai-Nai sono molto legate tra loro e, per non creare preoccupazioni l’una all’altra, spesso si raccontano piccole bugie a fin di bene. Quando la ragazza scopre che l’anziana è gravemente malata e che la prognosi ha rivelato che le restano poche settimane di vita, tutta la famiglia di Billi decide di tenere all’oscuro Nai-Nai della sua prossima dipartita per farle trascorre questi ultimi istanti serenamente. Con un piccolo stratagemma, ovvero la celebrazione di un matrimonio, tutta la famiglia si riunisce a Changchun per stare accanto alla nonna. I genitori di Billi, però, non desiderano che lei prenda parte alla festa, perché credono che la ragazza potrebbe svelare il suo segreto a Nai-Nai: Billi non segue le usanze del suo Paese, ma conduce una vita in pieno stile occidentale. Ignorando la sua famiglia, l’aspirante scrittrice vola in Cina per l’ultimo addio all’anziana e questo triste viaggio si rivelerà un’occasione per riscoprire i costumi della sua cultura e passare finalmente del tempo con l’amata nonna.

Billi Wang è nata a Pechino ma vive a New York da quando aveva sei anni. Il suo contatto sentimentale con la Cina è Nai Nai, la sua vecchia nonna, ancorata alle tradizioni e alla famiglia. Salda e praticamente indistruttibile, a Nai Nai viene diagnosticato un cancro. La famiglia decide di nasconderle la verità e di trascorrere con lei gli ultimi mesi che le restano da vivere. Figli e nipoti, traslocati negli anni in America e in Giappone, rientrano in Cina per riabbracciarla e per ‘improvvisare’ un matrimonio che allontani qualsiasi sospetto. Risoluti e uniti nella bugia, trovano in Billi una resistenza. Inconcludente nella vita e insoddisfatta della vita, Billi vorrebbe liberarsi dell’angoscia e rivelare alla nonna la prognosi infausta. Tra oriente e occidente, troverà una sintesi tra due culture e due condotte etiche. C’è qualcosa nel bel film di Lulu Wang che evoca Il banchetto di nozze di Ang Lee, orientale traslocato in occidente come lei. Un’aria ‘familiare’, il ritorno di una cultura rimossa (nelle forme di una famiglia amata) che produce un quieto terremoto e lascia dietro di sé un nuovo e fertile squilibrio. Conciliata commedia di confronto etnico, The Farewell – Una bugia buona muove dall’America verso la Cina, riscaldando il folclore in un viaggio verso le origini. La diaspora della famiglia Wang, divisa tra Stati Uniti e Giappone, rientra e stringe i suoi ‘esuli’ al capezzale di una nonna malata. Ed è il protocollo etico-normativo ‘della cura’, basato in Cina sul “principio della beneficialità” (nell’interesse del paziente in certe circostanze è meglio tacere la verità), il nodo da sciogliere di un racconto che assume in pieno il modello della commedia familiare con la circolazione sentimentale tra i personaggi e il disegno delle loro vite private. Ed è qui che si gioca la novità, l’audacia e la singolare tenerezza di The Farewell, una commedia sorprendente non per il soggetto ma per il tono. Se lo sfondo dell’incontro-scontro tra culture è sovente il disagio, Lulu Wang sceglie la serenità risolta ma non semplificata del rapporto tra prole espatriata e matriarca ‘radicata’, che ha accettato il destino (straniero) dei propri figli ma non transige sulla Tradizione. Lontano dal dramma quanto dalla parodia, The Farewell è una scelta di campo che pesca nella biografia dell’autrice e afferma un nuovo discorso. Il suo punto di osservazione e di ascolto è Billie, quello di attrazione è Nai Nai, ex combattente che chissà quante cose ha visto accadere, che ha capito quasi certamente tutto prima degli altri e prima degli altri ha accettato.

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 22 gennaio 2020 .