In programma nei giorni:
ven 16 feb 2018 ore 21:00
sab 17 feb 2018 ore 21:00
dom 18 feb 2018 ore 16:30
dom 18 feb 2018 ore 21:00
I primitivi
regia
Nick Park
cast
Riccardo Scamarcio, Paola Cortellesi, Salvatore Esposito, Claudio Gregori, Gabriele Rubini, Alessandro Florenzi, Corrado Guzzanti, Eddie Redmayne, Maisie Williams, Tom Hiddleston, Richard Ayoade, Timothy Spall, Mark Williams, Johnny Vegas, Selina Griffiths, Simon Greenall, Gina Yasher
durata
89
nazione
Gran Bretagna, Francia
uscita
8 febbraio 2018
genere
Animazione
distribuzione
Lucky Red
produzione
Film d'essai:
--
giudizio CNVF
altre info su

All’alba dei tempi, la vita del cavernicolo Dag (Riccardo Scamarcio) scorre tranquilla tra mammut lanosi, creature preistoriche e natura incontaminata. Ampio sorriso e chioma leonina, Dag è allo stesso tempo il guerriero più audace e incapace della sua adorabile e bizzarra tribù. Armato di buoni propositi e di una preistorica lancia spuntata, ha finalmente l’occasione di mostrare il suo valore quando un pericolo imminente minaccia di distruggere la sua casa.I tempi stanno cambiando, e il perfido signore del Bronzo Lord Nooth (Salvatore Esposito) è intenzionato a porre fine all’Età della Pietra, innescando una svolta prematura nella storia dell’umanità. Lo scapigliato scontro tra civiltà per il dominio del pianeta prende la forma di un’epica sfida in un gioco, sconosciuto per lo scoordinato gruppo di primitivi ma non per la squadra di nemici, già maestri in campo grazie a Dribblo (a cui presta la voce il calciatore Alessandro Florenzi). Contro ogni probabilità di vittoria e schierandosi contro il parere del prudente e saggio Barbo (Corrado Guzzanti) Dag insegnerà a Grullo (Greg), Gordo (Chef Rubio) e agli altri imbranati cavernicoli come giocare? a calcio! La situazione migliora però quando Dag recluta tra i suoi anche l’energica Ginna (Paola Cortellesi), appassionata tifosa, pronta a mettere in riga la squadra di scansafatiche. L’allenamento si svolge tra vulcani ribollenti, geyser fumanti e canyon rocciosi, dove I primitivi impareranno a superare i propri limiti e a credere in sé stessi. Nonostante i tentativi di Lord Nooth di indebolire gli avversari nascondendo segreti importanti sul loro passato, niente e nessuno riuscirà a fermarli.

Il giovane cavernicolo Dug vive nella foresta in armonia con la sua tribù, ancorata allo stile di vita elementare dell’Età della pietra, finché un gruppo di guerrieri già entrati pienamente nell’Età del bronzo caccia tutti i (relativamente più) primitivi nelle aride Badlands, sottraendo loro le terre più fertili. Ma Dug non si rassegna e si infiltra nel territorio del nemico, dove apprenderà che il gioco preferito nell’Età del bronzo è…. il calcio. E poiché alcune pitture su pietre rupestri rivelano alla sua tribù di aver avuto antenati calciatori, Dug decide di sfidare i nemici ad una partita: se vincerà riavrà la sua terra, in caso contrario tutta la sua tribù dovrà lavorare in miniera per i vincitori.Dopo Galline in fuga, Wallace and Gromit – La maledizione del coniglio mannaro, Giù per il tubo e Shaun, vita da pecora gli studi di animazione inglesi Aardman si cimentano con una nuova storia di riscatto in claymation, cioè girata in stop motion con figurine di plastilina. A distinguere la Aardman non è solo la tecnica di animazione ma anche la regia agile e la forte vena ironica che si può solo definire “humour inglese”. Dunque anche I primitivi è costellato di battute sarcastiche sull’Inghilterra, l’evoluzione della specie e l’avidità di certi governanti. C’è anche un’implicita critica al progresso visto come positivo tout court: nonostante infatti l’Età del bronzo porti con sé grandi innovazioni – dalla ruota all’uso del fuoco, dagli utensili per la caccia e la cucina alla lavorazione dei metalli (più alcune invenzioni decisamente anticipatorie, come la moneta e la scrittura dei quotidiani) – sono i cavernicoli i più dotati di un atavico (è il caso di dirlo) senso sociale, che si esprime nel fare squadra e nel vivere in armonia con la natura. Gli autori aggiungono anche uno spin protofemminista: ad insegnare a Dug e ai suoi compagni a giocare a calcio è Ginna, una ragazza che ha scelto per sé il ruolo di attaccante ma cui non è consentito giocare nello stadio in quanto femmina, e a dominare davvero la civiltà del bronzo non è il presuntuoso Lord Nooth ma una regina saggia e perspicace nonché molto meno avida e materialista del “primo condottiero”. La regia è come sempre assai movimentata, non solo perché deve confluire in un match calcistico di grande tensione narrativa, ma anche perché mette in discussione alcune convenzioni cinematografiche: un esempio per tutti è la presentazione della Papera gigante, che inizialmente appare di dimensioni normali e poi, grazie ad un ribaltamento di prospettiva, rivela (a noi e ai protagonisti della storia) tutta la sua enormità. La partita finale poi fa riferimento ironico a tutti i topos del “gioco nobile” calcio, dal fallo simulato all’arbitro venduto fino alla “moviola” truccata.

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 12 febbraio 2018 .