In programma nei giorni:
sab 23 mag 2015 ore 21:00
dom 24 mag 2015 ore 17:00
dom 24 mag 2015 ore 21:00
Sarà il mio tipo?
regia
Lucas Belvaux
cast
Émilie Dequenne, Loïc Corbery, Sandra Nkake, Charlotte Talpaert, Anne Coesens, Danièla Bisconti, Didier Sandre, Martine Chevallier, Florian Thiriet, Annelise Hesme, Amira Casar, Tom Burgeat, Kamel Zidouri, Christophe Moyer, Philippe Le Guay, Orjan Wikström, Michel Masiero, Tiffany Coulombel, Floriane Potiez, Luc Samaille, Philippe Vilain
durata
111
nazione
Francia
uscita
23 aprile 2015
genere
Drammatico
distribuzione
Satine Film
produzione
Film d'essai:
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altre info su

Narra la storia d’amore tra Clément, giovane professore di filosofia parigino trasferito per un anno ad insegnare ad Arras, una tranquilla cittadina nel nord della Francia, e Jennifer, un’ esuberante parrucchiera che da sempre vive fieramente ad Arras. Ma mentre la vita di Clément è scandita dalla lettura di Kant o Proust, quella di Jennifer è ritmata dai romanzi rosa e dalle riviste di gossip, nonché dalle colorate serate nei locali dove si esibisce cantando con le colleghe di lavoro. Clement e Jennifer hanno il cuore e il corpo liberi per lasciarsi andare alla più bella delle storie d’amore, ma riuscirà questa passione a travolgere anche le loro barriere culturali e sociali?

Professore di filosofia, scrittore engage e amante volubile, Clément Le Guern è trasferito da Parigi a Arras, un piccolo centro a nord della Francia dove alloggia in un hotel e patisce il suo esilio. Annoiato dalla vita di provincia trova interesse e soddisfazione in Jennifer, bionda e vivace parrucchiera che adora i film con Jennifer Aniston e alleva un figlio da sola. Separata e in cerca del vero amore, Jennifer si innamora profondamente di Clément, che cita Kant e pratica il cinismo sentimentale. Tra un libro di Anna Gavalda e un romanzo di Émile Zola, il professore e la parrucchiera sembrano intendersi e capirsi sotto le lenzuola. Ma fuori dal letto e alla luce del sole, Jennifer comprende che il suo bisogno di amare, la sua voglia di amare e il suo amore per Clément vengono inesorabilmente frustrati dalla barriera culturale e sociale che l’uomo ha alzato tra loro.Adattamento del romanzo di Philippe Vilain (“Pas son genre”), Sarà il mio tipo? è una commedia sentimentale fondata sulle differenze sociali dei due protagonisti. Lei parrucchiera, lui intellettuale, lei provinciale, lui parigino, lei legge i romanzi popolari, lui quelli di Proust, lei è fanatica del karaoke, lui assiduo dei vernissage. Ma sarebbe un errore ridurre il film di Lucas Belvaux a un inventario di luoghi comuni perché Sarà il mio tipo? parte dai cliché ma arriva più lontano, in un territorio imprevedibile, dove l’amore è sottoposto a scansione sociale e la felicità romantica impedita da un irriducibile contraddittorio culturale. È vero che Belvaux tratta il suo film secondo la ricetta classica della screwball comedy hollywoodiana, filmando l’avventura sentimentale di due contrari e di come ciascuno di loro provi a frequentare il territorio dell’altro, ma la svagatezza e il folgorante stordimento dei contendenti al debutto precipitano molto presto davanti all’inflessibilità dei rapporti di classe. Il protagonista, che fa colazione a Les Deux Magots, respira l’aria letteraria di Saint-Germain-des-Prés e non si aspetta niente dal suo soggiorno in provincia se non che finisca il prima possibile, è un uomo velleitario, simile a certi intellettuali rohmeriani, indecisi e logici che razionalizzano le loro pulsioni, calcolano i loro sentimenti e analizzano i loro affetti tenendogli a distanza. Al suo fianco, Jennifer esprime diversamente una femminilità estroversa, un carattere esuberante, una fiducia nell’amore, un gusto per i colori e le canzoni che l’avvicinano alle demoiselles di Jacques Demy. Commedia sospesa tra due personaggi, due classi sociali e due ‘caratteri’ cinematografici tipicamente francesi, Sarà il mio tipo? ha tutta la saggezza della sua protagonista, la Jennifer disarmante di Émilie Dequenne, che comprende a sue spese che l’amore non è sempre più forte di tutto. Soprattutto delle etichette e dei determinismi sociali. Così nel bel mezzo di un carnevale, il professore e la parrucchiera tolgono la maschera, scoprendosi prigionieri entrambi di un ‘mestiere’. Senza rinunciare mai alla generosità dello sguardo, Belvaux li scopre alle prese coi loro retaggi e con il loro eterogeneo habitus, decretando una tregua della guerra di classe ma non dichiarandone la fine. Rivelata da Rosetta, Émilie Dequenne s’impone quindici anni dopo il dramma dei Dardenne con un altro personaggio indimenticabile, sorprendente e intenso le cui modeste origini rimandano con evidenza alla sedicenne che lottava per la sopravvivenza nella periferia di Liegi. Con la stessa determinazione l’attrice interpreta una proletaria che smaschera il professore impassibile di Loïc Corbery e sfata la falsa modestia della sua filosofia esistenziale, smettendo di attendere al di là della barricata e sopravvivendo, come nella canzone di Gloria Gaynor. Perché Jennifer, meno colta ma non per questo meno intelligente di Clément, che ha fatto della sua incapacità di amare una teoria generale delle relazioni umane, prende le forbici e ci dà un taglio. Senza amore né bene resta Clément, (in)colto e incolore dietro a una porta chiusa.

Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 15 maggio 2015 .