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ven 17 feb 2023 ore 21:00
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dom 19 feb 2023 ore 21:00
sab 18 feb 2023 ore 21:00
dom 19 feb 2023 ore 21:00
regia
Fabio De Luigi
cast
Fabio De Luigi, Virginia Raffaele, Fabio Balsamo, Marina Rocco, Barbara Chichiarelli, Beatrice Buticchi
durata
90
nazione
Italia
uscita
1 gennaio 2023
genere
Commedia,
distribuzione
Warner Bros Italia
produzione
Film d'essai:
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altre info su
Tre di troppo, film diretto da Fabio De Luigi, racconta la storia di Marco (Fabio De Luigi) e Giulia (Virginia Raffaele), una coppia che trascorre la sua vita in modo perfetto. Sono passionali, in forma, alla moda e soprattutto… senza figli. Per loro la vita di coppia può essere vissuta in due modi: all’Inferno con bambini pestiferi che rendono la vita dei genitori un incubo, portandoli all’esasperazione più totale, o in Paradiso, dove le coppie senza figli possono godersi le giornate in tranquillità, in ordine e senza urla o piagnistei. Loro hanno scelto di essere in Paradiso e ne sono fermamente convinti. Inoltre, cercano di distanziarsi dalle coppie di amici che non hanno intrapreso la loro stessa strada e che si ritrovano esauriti dalla loro stessa prole e con una vita matrimoniale sull’orlo del baratro.
Ma il destino ha in serbo per la coppia altri piani: senza alcun motivo, una mattina i due si svegliano con la casa invasa da tre bambini di 10, 9 e 6 anni. Essere la mamma e il papà di tre figli sconvolgerà enormemente le loro esistenze e ogni loro certezza, portata avanti fino ad allora, si sgretolerà in mille pezzi. Marco e Giulia devono trovare un modo per liberarsi dei tre bambini e tornare alla loro tranquilla e spensierata vita, ma come?
Marco e Giulia sono una coppia senza figli che vive un presente fatto di bei vestiti, serate danzanti e sesso infuocato, convinta che il senso di colpa dei genitori sia il business più florido di questo millennio. I loro amici Anna e Carlo invece sono – almeno dal punto di vista di Marco e Giulia – zavorrati da una prole fagocitante e trasformati da esseri umani adulti e indipendenti in carcerati senza una vita propria. Dopo che Marco e Giulia hanno combinato un disastro epocale durante il compleanno di sua figlia, Anna lancia contro di loro un anatema, e i due gaudenti si ritrovano improvvisamente genitori di tre pargoli, e costretti a fare fronte a situazioni e ruoli che hanno evitato per tutta la vita. Riusciranno i nostri eroi a ritornare alla vita di prima, come desiderano più di ogni altra cosa? Dopo il modesto esordio con Tiramisù, Tre di troppo è un deciso passo avanti per Fabio De Luigi in veste di regista, perché mostra la sua capacità di dirigere a ritmo serrato di commedia, qualità rara nel cinema italiano contemporaneo. Ma a funzionare sono anche la sceneggiatura, scritta da De Luigi con Lara Prando e Michele Abatantuono e le interpretazioni degli attori, in primis De Luigi e Virginia Raffaele che funzionano molto bene come coppia comica nei ruoli centrali – anche se la fuoriclasse resta Barbara Chichiarelli che interpreta il personaggio di Anna a metà fra la satira e l’horror. Il copione di Tre di troppo segue il format della commedia anglosassone in cui un evento soprannaturale altera radicalmente la realtà quotidiana dei protagonisti, ma non si limita a scimmiottarlo e cerca invece una strada originale che mantenga un minimo di autenticità di fondo, in questo caso basata sull’assunto “italiano” che l’istinto verso la genitorialità sia quasi imprescindibile nonostante il mestiere di genitori sia quasi inaffrontabile.Ciò che è opinabile è l’ambientazione lussuosa e fictional che ha ben poco di riconoscibilmente italiano e scansa qualsiasi considerazione sociopolitica nostrana che riguardi proprio il tema della genitorialità: i personaggi di Tre di troppo sembrano abitare quella stessa bolla di benessere e quella stessa estetica globalizzata che rende le commedie italiane contemporanee assai lontane dall’esperienza reale degli spettatori. E se il ballo iniziale fra Marco e Giulia è divertente e utile a delineare i personaggi in commedia, quello finale (non diremo fra chi per non fare spoiler) è davvero retorico e formulaico. Ma resta interessante e reale la domanda centrale del film: che ci vuole a fare i genitori? Chiunque abbia figli (come, evidentemente, De Luigi) sa che occorrono doti da inventarsi in corsa, di fronte ad eventi inattesi e a situazioni imprevedibili che mettono in gioco tutto ciò che credevamo di essere. Tre di troppo mostra come essere genitori significa innanzitutto farsi concavi e cedere all’accoglienza dell’altro, invece che all’egocentrismo narcisista che caratterizza la nostra epoca.
Commento tratto da www.mymovies.it - Scheda pubblicata il 15 febbraio 2023 .